Uccise moglie e figlia a Samarate, il killer in aula: «Perdono per qualcosa di imperdonabile»
, e ha assistito al racconto del padre accompagnato dallo zio materno e dal nonno che lo ha accudito nei mesi della permanenza in ospedale e durante la sua lenta riabilitazione che ancora prosegue.
E proprio lo zio, Mirko Pivetta a margine dell’udienza ha commentato: «Non nascondo che fa effetto vedere un uomo ridotto così. Ma adesso è facile chiedere perdono.Soprattutto dopo aver letto la perizia, dopo aver letto le modalità con cui ha fatto quello che ha fatto».
Sul piano processuale l’ultima udienza è servita anche ad ascoltare lo psichiatra forense Marco Lagazzi che ha esposto il contenuto delle 50 pagine di perizia nelle quali viene analizzato il profilo di Alessandro Maja e dal quale l’imputato risulta esserema in assenza di patologie psichiatriche. Il dibattimento è chiuso. Prossima udienza il 23 di giugno con l’inizio della discussione che precederà la sentenza.
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